Una norma per garantire la sicurezza delle scale portatili.
Scale a pioli o a gradini fanno ormai parte delle dotazioni di ogni casa oltre che essere largamente impiegate in ambito lavorativo. Per questo si può dire che non è trascurabile l’aspetto della sicurezza che deve essere garantita da questi utensili così diffusi. Non a caso la commissione “Sicurezza” si è occupata di questo argomento curando la traduzione in italiano della norma UNI EN 131-2 “Scale – Parte 2: Requisiti, prove, marcatura”.
Il documento specifica le caratteristiche generali di progettazione, i requisiti e i metodi di prova per le scale portatili. In dettaglio al suo interno tratta ad esempio i diversi materiali con i quali possono essere realizzate le scale quali: lega di alluminio, acciaio, materie plastiche e diversi tipi di legno. È possibile, inoltre, verificare la corretta progettazione riferendosi al capitolo dedicatovi con particolare riguardo ad esempio alle segnalazioni di sicurezza riferite a bordi e spigoli che dovranno sempre essere smussati o arrotondati.
La norma non si applica agli sgabelli a gradini, alle scale ad uso professionale specifico come ad esempio le scale per i vigili del fuoco, le scale per i tetti e le scale rimorchiabili. Inoltre, non si applica alle scale usate per lavori sotto tensione, per i quali si applica la CEI EN 61478.
La UNI EN 131-2 è destinata ad essere utilizzata unitamente alla UNI EN 131-1.
Per le scale trasformabili multi posizione con cerniere si applica la UNI EN 131-4 così come per le scale telescopiche si applica la UNI EN 131-6 e per quelle movibili con piattaforma si applica la UNI EN 131-7.
01/02/2018-Fonte: UNI